ACUSMONIUM SATOR

Auditorium  
SINTESI
L’Auditorium San Fedele è l’unica sala in Italia dotata di acusmonium, un’orchestra di 50 altoparlanti che consente la spazializzazione del suono. Ideato su disegno di Eraldo Bocca, il sistema SATOR è costituito da diverse tipologie di diffusori distribuiti lungo tre corone concentriche e una sezione di effetti che, attivato da due mixer, consente la diffusione di musica acusmatica, elettroacustica e mista. Questa particolare strumentazione viene impiegata anche per valorizzare, attraverso un’interpretazione live, quei capolavori della storia del cinema che presentano materiale sonoro di  particolare interesse ed elaborazione. L’ acusmonium rende la sala uno spazio acustico tridimensionale, nel quale il suono costruisce effetti di profondità e lontananza inimmaginabili con un semplice impianto provvisto di surround, offrendo dunque allo spettatore un’esperienza unica e coinvolgente.

PERFORMANCE DI MUSICISTI E GRUPPI CON L'ACUSMONIUM SATOR
- Tim Hecker
- Robert Henke
- Stephan Mathieu
- Emptyset
- Andrew Quinn
- Francesco Zago
- Otolab
- Senyawa
- Dante Tanzi
- Giovanni Cospito
- Annette Vande Gorne
- Rabih Beaini
- Optical Machines
- Giuseppe Ielasi
- Mario Marzi e Achille Succi
- Laptop Orchestra 1h20 Nein

STORIA
L' Acusmonium SATOR è unico in Italia per le sue caratteristiche. Nel 2011 è stato fondato a San Fedele il CEID (Centro di Elettroacustica e Interazioni Digitali) su idea di Giovanni Cospito e padre Antonio Pileggi. Il Centro è nato con questi obiettivi: la costruzione di un Acusmonium fisso, la programmazione attenta al dialogo tra le grandi opere della musica elettronica e le produzioni più recenti con creazioni commissionate dalla Fondazione Culturale San Fedele, la realizzazione di attività formative per giovani compositori con il Premio San Fedele e con la collaborazione con il Dipartimento di Musica con Nuove Tecnologie del Conservatorio di Milano, l'attenzione ai contenuti spirituali, la proposta di nuove modalità di ascolto  della musica elettronica (itinerari epifanici di ascolto) vicine alla dimensione sinfonica e spazializzata della musica, l'interazione con altri linguaggi artistici del nostro tempo, in particolare con l'audiovisivo.

L'Acusmonium Sator è stato progettato e realizzato da Eraldo Bocca su richiesta della Fondazione Culturale San Fedele a partire dal 2011, integrando in un'unica struttura l'impianto audio del cinema e 10 diffusori Nexo già esistenti, e una serie di diffusori appositamente costruiti. Hanno partecipato alla realizzazione del progetto Dante Tanzi e Giovanni Cospito.

ISPIRAZIONE
La sua realizzazione è stata ispirata dai criteri adottati in Francia da Denis Dufour e da Jonathan Prager per la realizzazione degli acusmonium MOTUS e tenendo conto dei consigli di Annette Vande Gorne, durante il suo soggiorno a Milano nel 2012, per il posizionamento di alcuni diffusori.

DISPOSIZIONE E DESCRIZIONE
La soluzione scelta per l'allestimento dell'Acusmonium SATOR ha tenuto conto delle caratteristiche architettoniche dell'auditorium.
Attraverso diversi passi compiuti in questi anni, l'acusmonium Sator si presenta nel 2016 nella configurazione seguente.
Una consolle di spazializzazione costituita da un mixer Yamaha LS9 e un mixer 03D Yamaha per un totale di 48 canali disponibili.
Diverse serie di diffusori già presenti in sala:
-    una corona interna di 9 diffusori Nexo + un subwoofer Nexo
-    una corona esterna formata da quattro diffusori montati nel corridoio della balconata che servono a produrre un suono riflesso e riverberato.
-    due diffusori Db posizionati in balconata per il suono riflesso posteriore e otto diffusori JBL del surround cinematografico,
-    due diffusori JBL main monitor sul palco,
-    un diffusore JBL centrale sul palco,
-    un diffusore JBL subwoofer sul palco.

Cui si aggiungono i diffusori costruiti e installati appositamente per il completamento dell'acusmonium:
-    due diffusori  di lontananza anteriori posizionati nel retropalco,
-    una sezione frontale di diffusori colorati posizionata sul palco composta da due diffusori per la riproduzione dei medi a emissione dipolare
-    due diffusori per la riproduzione dei medioalti a emissione dipolare,
-    due trombe iperboliche per la riproduzione delle frequenze più alte,
-    nel cielo dell'auditorium sono inseriti sei supertweeter
-    sulle balconate sono installati quattro diffusori per medi e quattro supertweeter.

Al centro della sala, ai lati della consolle di spazializzazione, sono disponibili altri collegamenti per quattro diffusori e altri quattro sono disponibili sul palco a disposizione delle richieste degli esecutori.

REPERTORIO
La particolarità dell’Acusmonium SATOR, oltre al disegno ispirato al modello francese MOTUS, consiste nell’utilizzazione dello strumento in contesti molto aperti: dal cin’acusmonium alla diffusione di musiche della galassia IDM e Dubstep, dalla Videoart alle serate esclusivamente acusmatiche, dal Live electronics al multimedia e ai film di animazione. L’Acusmonium SATOR è uno strumento al servizio di una proposta programmatica ampia che tiene conto dei fermenti musicali più recenti e allo stesso tempo intende far scoprire le grandi opere della musica acusmatica.

MUSICA ACUSMATICA
Il repertorio per acusmonium costituisce un particolare tipo di musica elettronica fissata su supporto e ascoltata attraverso sistemi di altoparlanti. A partire dagli anni '50 dello scorso secolo, sul modello di Pierre Schaeffer, questo genere musicale si è diffuso su scala planetaria attraendo varie generazioni di compositori con stili e procedure creative fra loro diverse.  Il termine acusmatico ricorda il nome dato da Pitagora al suo modo di insegnare la filosofia ai suoi discepoli, dietro un velo e nell’oscurità, e renderli più attenti al suo discorso. L’altoparlante è la metafora del velo di Pitagora. La musica acusmatica ha per scopo di sviluppare il senso dell’ascolto, l’immaginazione e la percezione mentale dei suoni. Un ruolo fondamentale in questo genere musicale è quello dell’interprete acusmatico, che dalla consolle di spazializzazione cura la diffusione delle opere fissate su supporto, intervenendo sul volume, sul timbro, sulla densità dei suoni e sulla loro collocazione nello spazio; tenendo conto delle caratteristiche della sala e della risposta del pubblico.