ECONOMIA Durante il 2005, nella provincia di Perugia sono nate 2.920 nuove imprese, pari al 7,3% del numero totale delle unità attive. I settori più prolifici sono quelli delle utilities (+12,8%), della scuola e dell’istruzione (+11,3%) e delle apparecchiature (+10,8%). Il comparto meno dinamico è quello degli agenti di commercio. In valori assoluti, il settore che mostra il maggior numero d’imprese nella provincia di Perugia è quello del commercio al dettaglio che conta 6.530 unità pari al 16,3% dell’intero tessuto economico. Nell’ambito del commercio all’ingrosso risaltano i negozi d’alimentari e bevande (1.402), di prodotti tessili, abbigliamento e articoli in pelle (1.313) e d’arredamento (437). Nella classifica segue il comparto dell’industria, dove sono attive 5.740 unità che corrispondono al 14,3% del totale. In questo caso la categoria più numerosa è quella delle imprese di costruzione, in prevalenza edili, rappresentata da 1.265 unità. Segue la produzione di materiali e componenti per l’edilizia (763 unità) e l’industria tessile che conta 710 unità. Al terzo posto si trova il settore del tempo libero, che comprende alberghi, agriturismo, associazioni artistiche e federazioni sportive. Esso raccoglie complessivamente 4.740 unità, pari al 11,8% del totale. In questo comparto prevalgono le associazioni di vario tipo (1.170 unità) seguite dai ristoranti (1.065) e dai bar (920). Il comparto più attivo nelle esportazioni è quello della produzione e vendita d’abbigliamento che conta 81 operatori, seguito da quello della produzione e vendita all’ingrosso di maglieria, che occupa 77 imprese. Al terzo posto è presente la produzione di ceramiche (66 unità), al quarto le imprese edili.Nella provincia di Perugia vi sono due distretti industriali che vantano una lunga tradizione. Nel comprensorio formato dai comuni di Città di Castello e di San Giustino circa 120 imprese sviluppano la filiera della stampa, dalla produzione della carta all’attività editoriale. La tradizione della stampa e della grafica data fin dal Cinquecento e oggi il distretto si è specializzato sia nella grafica commerciale con la produzione di depliant, biglietti da visita, manifesti, etichette, confezioni, cataloghi, sia in quella editoriale, con la produzione di libri, riviste giuridiche, libri d’arte, cataloghi per mostre, monografie. In entrambi i comparti si contano circa 60 operatori, tra cui 45 editori.Il distretto delle ceramiche di Deruta ha origine nel 1300 e ancora oggi mantiene una connotazione artigianale. Numerosi laboratori realizzano articoli d’arredamento, tra cui spiccano vasi, piatti, lampade, catini e scodelle. Complessivamente si contano 140 operatori dediti alla lavorazione e produzione delle ceramiche. Le attività commerciali impiegano 30 imprese per l’ingrosso e 85 per il dettaglio. Importante per il settore dell’agricoltura la produzione di prodotti tipici: in particolare nella provincia di Perugia vi sono 2 vini DOCG (Montefalco Sagrantino e Torgiano Rosso Riserva), 3 vini IGT (Bettona, Cannara e Spello), 9 vini DOC (Assisi, Colli Altotiberini, Colli Amerini, Colli del Trasimeno, Colli Martani, Colli Perugini, Lago di Corbara, Montefalco, Torgiano), 3 Oli DOP (Spoleto, Colli Martani e Colli Assisi-Spoleto), 3 prodotti IGP (Lenticchia di Castelluccio di Norcia, Prosciutto di Norcia e Vitellone bianco dell’Appennino centrale) ) e 75 prodotti tradizionali. (Dati Osservatori Seat dell’Economia Locale).
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