Sezione di cultura alpina e della Lombardia
Un ulteriore settore di espansione delle raccolte specialistiche riguarda la storia, la cultura e lo studio dei territori dell'arco alpino centrale e della Lombardia, o, più precisamente, di quelle regioni la cui vicenda storica e il cui contesto culturale presentano o hanno presentato nel corso dei secoli relazioni, analogie e affinità con la storia e la cultura dei territori che costituiscono l’attuale provincia di Sondrio.

Il materiale bibliografico e documentario relativo a tali regioni – che tra l’altro coincidono in larga misura con l’area di sviluppo della Banca Popolare di Sondrio – può permettere un naturale ampliamento di prospettiva nelle ricerche e nello studio della cultura locale rispetto a quanto offerto dalla produzione libraria di monografie e saggi più prettamente incentrati sulla Valtellina e la Valchiavenna.
L'apporto alla sezione di volumi di argomento strettamente locale è limitato alle pubblicazioni di riferimento, mentre le aree tematiche più rappresentate, oltre alla storia, sono l'arte, le scienze economiche e sociali, l'etnografia e la dialettologia.

Si inserisce in maniera coerente nelle raccolte della biblioteca dedicate agli studi locali il Fondo Attilio Montrasio, già funzionario e ricercatore presso il CNR. Vi sono comprese numerose tesi di laurea e di dottorato riguardanti la Valtellina e in particolare la Val Malenco discusse tra il 1965 e il 2003 presso il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università degli Studi di Milano e del Politecnico di Zurigo; un centinaio di monografie di argomento geologico più generale; le raccolte di alcune tra le principali riviste nazionali e internazionali di geologia, mineralogia e petrografia; circa 200 carte geologiche con i relativi opuscoli illustrativi. In totale si tratta di oltre mille pubblicazioni che nel loro insieme costituiscono un unicum in ambito provinciale e un importante strumento di conoscenza e approfondimento degli studi realizzati sul nostro territorio nel settore delle scienze della terra. Tale materiale, di indubbio valore scientifico, si rivolge non solo a studenti e ricercatori, ma anche a pianificatori e amministratori pubblici.


Afferiscono inoltre alla sezione di cultura alpina e della Lombardia alcune significative raccolte di periodici depositati presso la Biblioteca dalla Società Storica Valtellinese, importanti fonti bibliografiche la maggior parte delle quali non è presente presso altre istituzioni culturali cittadine o provinciali. Si citano le riviste ritenute di maggior rilievo in relazione alla loro non facile reperibilità in ambito locale: la “Rivista Storica Svizzera” (“Schweizerische Zeitschrift für Geschichte”), posseduta dal 1973 a oggi, la “Bibliographie der Schweizergeschichte” (dal 1976), gli “Studi trentini di scienze storiche” (dal 1986), i “Quaderni camuni” (1978-1989), il “Repertorio toponomastico ticinese”.

La sezione comprende anche la raccolta e la conservazione di materiale archivistico, il cui primo nucleo deriva dalla cessione da parte dello studioso Diego Zoia di un’ingente quantità di documenti, accumulati negli anni e utilizzati dallo stesso per le proprie ricerche sulla storia, l’economia e la società valtellinese e valchiavennasca del passato. In copia fotostatica o digitale, sono presenti statuti, ordini e gride di circa cinquanta comunità della provincia di Sondrio e della limitrofa Svizzera italiana facenti parte del territorio delle Tre Leghe (Valtellina, Valchiavenna, Bormio, Valposchiavo, Val Bregaglia e Bivio), per un totale di oltre 10000 carte; una ricca documentazione relativa ai Consigli di Valtellina dal 1481 al 1631; antichi libri degli estimi di alcune località valtellinesi (Castione Andevenno, Tirano, Chiuro, Forcola, Fusine); materiale riguardante argomenti o disposizioni di natura giuridica o storico-economica, in prevalenza dei secoli XVI, XVII e XVIII.

I volumi della sezione sono per lo più collocati a magazzino; salvo rare eccezioni, le monografie sono disponibili per il prestito a domicilio, mentre i periodici e il materiale archivistico sono destinati alla sola consultazione interna.


 
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