Non è ancora la risposta ufficiale che il Vaticano attende, dopo lunghe trattative e parziali concessioni, ma ormai la rottura sembra definitiva.
Il 27 giugno, in un comunicato congiunto, i tre vescovi lefebvriani hanno attaccato duramente il Concilio Vaticano II e i suoi «errori gravi»: ovvero le dichiarazioni su libertà religiosa, ecumenismo e dialogo interreligioso, collegialità. Proprio l’accettazione del valore intrinseco dei testi conciliari (pur ammettendo possibili errori di interpretazione) era invece la condizione principale posta dal Vaticano per il pieno rientro nella Chiesa cattolica della Fraternità San Pio X (nella foto Afp, sacerdoti della Fraternità a Ecône, in Svizzera)