Livio Senigalliesi, milanese, si dedica al fotogiornalismo dagli anni Ottanta, occupandosi agli inizi della realtà sociale italiana. In seguito indirizza la sua attenzione all’attualità internazionale, pubblicando ampi reportage sulle maggiori testate nazionali ed estere. La passione per la fotografia intesa come testimonianza e l’attenzione ai fatti storici di questi ultimi decenni lo hanno portato su fronti caldi come il Medio Oriente e il Kurdistan durante la guerra del Golfo, nella Berlino della divisione e della riunificazione, a Mosca durante i giorni del golpe che sancirono la fine dell’Urss, nell’ex Iugoslavia durante il conflitto e nel dopoguerra. E, ancora, Palestina, Afghanistan, Iraq, Kashmir, Ruanda, Congo, Uganda, Guatemala e Vietnam. Ai conflitti caucasici ha dedicato diversi viaggi da cui è nato anche il volume
Caucaso (Mazzotta 2006). Autore di numerosi volumi e mostre fotografiche, ha ottenuto diversi riconoscimenti, tra cui il Premio Antonio Russo per il reportage di guerra (2006). Nel 2009 ha ricevuto una medaglia dal presidente della Repubblica per il suo lavoro di documentazione delle condizioni degli immigrati irregolari.
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