Antonella Monzoni (www.antonellamonzoni.it) vive a Modena. Pratica una fotografia di reportage profondamente umanista, concentrata sulla produzione culturale del ricordo, sui simboli e i luoghi della memoria come tracce di appartenenza. Ha esposto in mostre personali e collettive in Italia e all’estero, ottenendo premi e riconoscimenti da parte del pubblico e della critica. È stata nominata «Autore dell’Anno 2010» dalla Federazione italiana associazioni fotografiche e nel 2009 le è stato riconosciuto il Best Photographer Award al Photovernissage di San Pietroburgo. Con il reportage Ferita Armena ha ricevuto la Menzione speciale Amnesty International del Festival dei Diritti (2009) ed è stata finalista al Premio Amilcare Ponchielli e selezionata al Visa pour l’Image, Festival di fotogiornalismo di Perpignan (Francia). Tra le sue pubblicazioni, Benedic Anima Mea (2004), indagine sulle liturgie dei frati dell’Abbazia di Sant’Antimo (Si), Lalibela (2005), reportage sulla capitale religiosa dell’Etiopia, e Il delicato sentimento del vedere (2010). Ha collaborato con Gianni Berengo Gardin nel libro Il venerdì del preziosissimo sangue (2008). Del 2011 è Madame, intimo racconto fotografico di Henriette Niépce, prima moglie di Gillo Pontecorvo e pronipote di Nicephore Niépce, inventore della fotografia.