Home page
Webmagazine internazionale dei gesuiti
Cerca negli archivi
La rivista
 
 
 
Pubblicità
Iniziative
Siti amici
Primo piano
Cerca in Primo Piano
 
Chi è José de Anchieta, nuovo santo gesuita
3 aprile 2014

Il Papa ha firmato oggi il decreto di canonizzazione del gesuita José de Anchieta, beatificato nel 1980 da Giovanni Paolo II. Insieme ad Anchieta il Papa ha canonizzato anche la mistica missionaria María Guyart e il vescovo Francisco de Montmorency-Laval.

Con José de Anchieta diventano 53 i gesuiti proclamati santi. L'ultimo in ordine di tempo è stato Pietro Favre, canonizzato da papa Bergoglio il 17 dicembre scorso.

Per Anchieta è stato seguito l'itinerario della cosiddetta «canonizzazione equipollente»: il Papa estende alla Chiesa universale, con un semplice decreto, un culto attestato e riconosciuto da molto tempo, senza indagini specifiche e senza attendere il verificarsi di un miracolo. Questa procedura è stata seguita recentemente da Benedetto XVI per Ildegarda di Bingen (10 maggio 2012) e da Francesco per Angela da Foligno (9 ottobre 2013) e per lo stesso Favre.

Antenati baschi, come il fondatore dei gesuiti Ignazio di Loyola, José de Anchieta nasce il 19 marzo 1534 sull'Isola di Tenerife, alle Canarie (Spagna). Dopo l'ingresso nella Compagnia di Gesù, incoraggiato dalle lettere di Francesco Saverio, chiede di essere inviato in missione. Nel 1553 arriva in Brasile per accompagnare il suo amico, il Padre provinciale Manuel de Nobrega. Lì inizierà la sua missione a servizio dei popoli indigeni, imparando la lingua, adottando molte delle loro tradizioni e difendendoli dai soprusi dei colonizzatori portoghesi. Avvia una missione a Piratininga (l'odierna San Paolo) per offrire una formazione pratica alle comunità indigene: artigianato, edilizia, salute, ma anche evangelizzazione e catechismo. Oltre a fondare e dirigere diversi collegi, Anchieta svolge anche pionieristiche ricerche sull'ambiente e dimostra un notevole talento letterario (poesia, narrativa, teatro), tanto da essere considerato uno dei padri della letteratura brasiliana.

Nel 1577 viene nominato Provinciale della Compagnia di Gesù in Brasile, funzione che esercita per dieci anni. Si ritira poi a Reritiba, dove muore nel 1595.

Il suo modo di procedere è considerato come un modello di quello stile di evangelizzazione rispettoso dei popoli e delle loro culture che sarà «consacrato» dal Concilio Vaticano II. In questo è stato un precursore di molti altri grandi missionari come Francisco de Vitoria e Bartolomé de las Casas (entrambi domenicani) o il gesuita Ruiz de Montoya. Molto venerato nel Paese sudamericano, annoverato tra i fondatori sia di San Paolo sia di Rio de Janeiro, Anchieta è soprannominato l'Apostolo del Brasile.

Stefano Femminis

© FCSF – Popoli