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Il Jrs lavora per il rilascio del direttore rapito in Afghanistan
7/7/2014

La settimana appena trascorsa ha segnato un mese da quando Alexis Prem Kumar, direttore del Servizio dei Gesuiti per i rifugiati (Jrs) in Afghanistan, è stato rapito da un gruppo di uomini armati presso una scuola sponsorizzata dal Jrs a Sohadat, una municipalità costruita dal governo per famiglie rifugiate e poi rientrate nel Paese, a 35 chilometri da Herat, nell’Afghanistan occidentale. Questo mese è stato doloroso per la famiglia di Prem, i suoi confratelli gesuiti in tutto il mondo e per tutti noi del Jrs. Anche se non abbiamo avuto contatti con lui o i suoi rapitori, conserviamo la speranza. Tutte le informazioni che abbiamo ci fanno ritenere che sia vivo e si trovi ancora in Afghanistan.

Siamo grati per le manifestazioni di sostegno e le preghiere, che abbiamo ricevuto da molte parti. Gesuiti indiani e di altri Paesi del mondo, nonché membri di tante comunità religiose, hanno espresso la loro preoccupazione per la sua incolumità. Siamo particolarmente riconoscenti per l’assistenza e i consigli offerti da diverse agenzie umanitarie fin dai primi momenti. Gli studenti di Prem e le loro famiglie a Sohadat pregano ogni giorno per il suo rilascio e attendono il giorno in cui lo rivedranno nella loro scuola, che potrà riaprire non appena sarà rilasciato.

Durante questo periodo difficile abbiamo lavorato per risolvere la situazione. Siamo stati in contatto diretto con le autorità afghane e con il Console generale dell’India a Herat. La famiglia di padre Prem è stata in contatto sia con alcuni parlamentari indiani, sia con il governo del Tamil Nadu, lo Stato da cui proviene. Continuiamo a contare sul loro aiuto per ottenere il suo rilascio. Abbiamo anche fatto appello a esperti e chiesto consiglio alle comunità locali per fare avanzare i nostri sforzi per riportarlo a casa.

Queste ultime settimane senza dubbio sono state difficili per lui. Siamo preoccupati per la sua salute, ma conosciamo la sua forza d’animo e il calore umano che lo guiderà in questa prova. Siamo consapevoli che l’attuale situazione politica in Afghanistan, a seguito delle elezioni presidenziali dello scorso mese, potrebbe complicare il processo per arrivare al suo rilascio.

Dopo una breve chiusura avvenuta in giugno, il Jrs ha riaperto la maggior parte dei suoi programmi rivolti all’istruzione, confidando nello sforzo che compiono i nostri colleghi afghani. Manteniamo l’impegno ad accompagnare gli studenti afghani e le loro famiglie che desiderano avere un’istruzione di qualità e la riapertura delle nostre scuole va in questo senso. Restiamo anche impegnati a fare tutto il possibile per portare in salvo padre Alexis Prem Kumar e speriamo che prima della fine del ramadan coloro che lo hanno rapito lo rilasceranno come dono per la festa dei Eid al-Fitr.


Peter Balleis SJ
Direttore internazionale
Roma, 7 luglio 2014
(P. Balleis è l'autore della foto che raffigura Sohadat)


 

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