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In preghiera per padre Paolo, a sei mesi dal rapimento
24 gennaio 2014

Il 29 luglio scorso padre Paolo Dall’Oglio, collaboratore fisso di Popoli dal 2007, veniva rapito a Raqqa, città della Siria controllata dalle milizie islamiste dello Stato islamico dell’Iraq e del Levante. Da allora non si è più avuta notizia di lui.

Padre Paolo ha dedicato la sua vita di gesuita alla Siria e al dialogo tra le sue anime culturali e religiose. Dapprima nella comunità monastica di Deir Mar Musa da lui fondata e, dopo l’espulsione nel giugno 2012, in esilio o in rapidi soggiorni nelle zone non controllate dal regime, ha continuato a lavorare per una Siria pacificata e per difendere i diritti violati di tanti civili.

Mercoledì 29 gennaio, a sei mesi dal suo rapimento, in diverse città d’Europa e del Medio Oriente si terranno momenti di preghiera per ricordare lui, la sua Comunità in Siria e tutti i rapiti nel Paese. A Milano, presso la chiesa di San Fedele dei gesuiti, in piazza San Fedele (dove ha sede anche la redazione di Popoli), sarà celebrata una messa alle ore 19.30. Stesso orario a Roma, nella chiesa di San Giuseppe, in via Francesco Redi 1 (via Nomentana).

Iniziative analoghe si svolgeranno contemporaneamente a Beirut, Berlino, Bruxelles, Doha, Dubai, Ginevra, Grenoble, Montreal, Parigi e Sulaymaniah, nel nord dell’Iraq, dove padre Paolo ha aperto in tempi recenti una nuova comunità di preghiera e dialogo interreligioso.

 

© FCSF – Popoli