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La cronologia
29 febbraio 2012

La contesa sulle Falkland/Malvinas coinvolge persino la storia dell’arcipelago, con versioni diverse nei libri di storia spagnoli (e poi argentini) e inglesi, con varianti anche nei Paesi Bassi e altrove. Ecco la nostra ricostruzione, con tutte le differenze del caso.

La scoperta
Secondo gli spagnoli le isole furono scoperte tra il 1520 e il 1540, avvistate nell’ordine da Vespucci, Magellano, Gomez, da Vera, de Ribera. Gli inglesi dicono invece di aver avvistato per primi le isole, nel 1592, tanto che due anni più tardi Hawkins le battezzò a suo nome «Hawkins Maiden Land».
Ma il primo avvistamento davvero accreditato dagli storici è del 1598 per opera di Sebald de Weer: il capitano olandese fu il primo a segnare la posizione delle isole sulle mappe.
La storia dell’arcipelago inizia però prima delle scoperte europee: da qualche anno sono stati scoperti sull’isola siti archeologici di epoca precolombiana, con ogni probabilità testimonianza della presenza di popolazioni indigene arrivate dalla Patagonia.

Insediamenti
Per due secoli le isole vennero visitate sporadicamente da navigatori di diversi Paesi. I primi a insediarsi stabilmente furono i francesi nel 1764: Louis Antoine Bougainville, proveniente da St. Malò, colonizzo le isole rinominandole Malouines Baleari. L’anno dopo la Spagna si oppose all’occupazione e, mentre i francesi lasciavano l’isola, su di essa si stabilirono gli inglesi.

Scontri
Le tensioni tra Argentina e Gran Bretagna esplose con il conflitto del 1982 hanno ragioni molto concrete, legate allo sfruttamento delle risorse naturali, ma anche origini lontane. Nel 1771 Spagna e Inghilterra firmarono un Trattato sulla «condivisione delle isole», ma nel 1773 gli inglesi abbandonarono completamente l’arcipelago, lasciando però una targa che ne dichiarava la proprietà britannica. Fino al 1811 nessuno Stato contestò il dominio spagnolo. Paradossalmente, però, quando gli inglesi dichiararono in un Trattato che gli iberici potevano esercitare la piena sovranità sulle Malvinas e sul tratto di mare adiacente, la Spagna abbandonò i suoi insediamenti. Nel 1816 l’Argentina indipendente si attribuì la sovranità sulle Malvinas sulla base dei vecchi confini coloniali spagnoli. In Europa nessuno si oppose, almeno fino al 1833 quando, approfittando di alcuni screzi diplomatici, il Regno unito riprese possesso dell’isola, rimandando i creoli, gauchos e charruas in particolare, in Patagonia.

La guerra
L’Argentina non accettò mai questa situazione, spesso fece pressioni rivendicando i suoi possedimenti, non riuscendo però mai a imporre un fronte unico contro la Corona britannica. Dopo anni di schermaglie diplomatiche e inutili tentativi di mediazione delle Nazioni Unite, il 19 marzo 1982 l’Argentina invase le isole; l’Operazione Rosario ebbe inizialmente successo. Ma gli inglesi l’11 giugno riconquistarono la capitale. La battaglia provocò circa 1.000 morti, altrettanti feriti e più di 10mila prigionieri.

Mattia Valesini

© FCSF – Popoli