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Ong e parlamentari: più soldi alla cooperazione
14 ottobre 2013
Il governo aumenti i contributi per la cooperazione allo sviluppo del 10% raggiungendo un importo complessivo pari a 250 milioni di euro. È quanto chiedono 173 deputati e senatori di tutti gli schieramenti in un appello al premier Enrico Letta lanciato venerdì 11 ottobre a pochi giorni dalla presentazione della Legge di stabilità.

«Dopo anni di tagli molto rilevanti nel settore dell’Aiuto pubblico allo sviluppo, che avevano condotto ad una compressione quasi totale dei finanziamenti al settore della cooperazione internazionale, passando da uno stanziamento di 732 milioni di euro nel 2008 ai soli 86 milioni di euro nel 2012, con la Legge di stabilità per l’anno 2013 si è finalmente prodotta una prima, importante inversione di tendenza, con un impegno finanziario di 228 milioni di euro. Si tratta di uno stanziamento che ci ha ricondotto a livelli di poco inferiori a quelli raggiunti più di 10 anni fa, quando nel 2002 le risorse per la cooperazione allo sviluppo si attestavano a 253 milioni di euro». Un aumento del 10% se mantenuto costante per i prossimi anni permetterebbe al nostro Paese di raggiungere entro il 2017 un rapporto Aiuti per lo sviluppo/ Pil dello 0,30% entro il 2017 (contro l’attuale 0,15%).

«È in gioco la credibilità dell’Italia nel mondo – continua il documento -, la sua capacità di svolgere in modo coerente ed efficace un ruolo più incisivo a livello globale, tanto nelle sedi multilaterali, quanto nelle sue attività di natura bilaterale, per la cooperazione internazionale in favore della pace, della lotta alla povertà, dello sviluppo sostenibile».

La lettera dei parlamentari raccoglie un appello di Aoi, Cini, Link 2007 e Forum del Terzo settore, organizzazioni che sono espressione di centinaia di Ong e migliaia di operatori e volontari nel mondo della cooperazione. «Siamo consapevoli – osservano i responsabili delle Ong – della complessa condizione economica e finanziaria che attraversa il nostro Paese, che imporrà scelte difficili anche nell’imminente sessione parlamentare di bilancio, ma auspichiamo con grande forza che il governo italiano possa incrementare in misura pari al 10% gli stanziamenti previsti per il 2013».
Enrico Casale

© FCSF – Popoli
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