Il 17 dicembre 2010 un giovane tunisino si dava fuoco per protestare contro il regime oppressivo di Ben Ali. Quel suicidio dava il via a una serie di rivolte che hanno portato alla caduta di Ben Ali in Tunisia, di Hosni Mubarak in Egitto, a una guerra civile in Libia, a sommosse in Yemen, Siria, Giordania e Bahrein. La «primavera araba» ha coinvolto migliaia di cittadini, soprattutto giovani, scesi in piazza per chiedere maggiore democrazia e migliori condizioni di vita. Spiazzando anche i Paesi occidentali, che fino a quel momento avevano sostenuto i rais nordafricani e mediorientali. In questo Speciale gli articoli pubblicati da Popoli, su carta e su web, nei primi sei mesi del 2011 |