Più di cinquant'anni fa la Convenzione de L'Aja puntava il dito contro la distruzione internazionale di opere d'arte durante i conflitti armati; nel 1988 la Corte penale internazionale la inseriva tra i crimini di guerra. Tuttavia, nonostante i conflitti nella ex-Jugoslavia, Afghanistan e Iraq abbiano riproposto l'attualità della tutela del patrimonio culturale nei teatri di guerra, gli accordi per la protezione dei monumenti sono inadeguati e privi di potere deterrente.