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Alla fine del santo mese
A Giava, come in tutto il mondo musulmano, quest’anno all’inizio di agosto si celebra la conclusione del ramadan. Cibo e digiuno, purificazione e nutrimento ruotano intorno alla festa di Eid-el-Fitr che Romeo Gacad racconta nelle sue immagini
(agosto-settembre 2013)
Giacarta: nella capitale del Paese con la più grande popolazione musulmana del mondo, il ramadan 1434 è finito. Il lungo digiuno di un mese che ha accompagnato tutte le ore diurne quest’anno si conclude tra il 7 e il 9 agosto. L’iftar, il pasto che a ogni tramonto segna la fine del digiuno, acquista un valore ancora più grande: sta per iniziare Eid-el-Fitr, tre giorni di celebrazione, tra la fine di ramadan e l’inizio del mese successivo, shawwal. Molti rientrano nei villaggi di origine, si riuniscono le famiglie. Frutta, torte di riso, ciambelle, tè e piccoli doni per i bambini riempiono le mense. Cortei di suonatori e fuochi d’artificio accompagnano le giornate giavanesi. C’è fermento intorno alla moschea di Darussalam, ma anche momenti di raccoglimento e preghiera, come alla moschea di al-Azhar, dove si radunano le donne. Al porto di Sunda Kelapa, il vecchio scalo della capitale, centinaia di sunniti si raccolgono a pregare. Lavati e vestiti con abiti per l’occasione, fatta l’elemosina ai poveri, iniziano i festeggiamenti. Come prevede un celebre hadith (Bukhaari 953), il fedele non inizierà la festa senza avere mangiato qualche dattero, il cibo che i più devoti consumano dopo i tramonti di tutto il mese. Dalla pratica del digiuno, obbligatoria per ogni fedele perché una delle dottrine fondamentali dell’islam, sono esenti solo le donne incinte o che allattano, i bambini e i malati. Il digiuno ricorda il significato della privazione, accompagna la purificazione e la richiesta di perdono per i peccati. Alla fine, gli abbracci testimoniano la gioia del momento, che va condiviso e, se occorre, spiegato agli amici che non sono musulmani.
Romeo Gacad
Romeo Gacad (1959) è un fotografo filippino, corrispondente dal 1985 per Afp, di cui attualmente è chief-photographer nel Sud-Est asiatico. Si è formato al College of Fine Arts dell’Università delle Filippine. A partire dalla guerra del Golfo del 1991, si è occupato di numerosi conflitti. I suoi lavori in Iraq e in Afghanistan gli sono valsi alcune nomination al Premio Pulitzer. In particolare nel suo Paese ha seguito il conflitto che da anni coinvolge la minoranza musulmana nell’isola di Mindanao, una delle zone del mondo più rischiose per i fotogiornalisti. Per l’agenzia Afp ha seguito diverse edizioni dei Giochi olimpici.
2013. Pianeta cibo
Nel corso del 2013 i Pics sono dedicati al tema del cibo nelle sue molteplici declinazioni: come fondamentale (e spesso carente) sostegno per la vita, come occasione per promuovere o negare i diritti dei lavoratori e dell’ambiente, come espressione di identità culturali, elemento di feste e di riti. «Nutrire il Pianeta. Energia per la vita» è anche il tema della prossima Esposizione Universale di Milano del 2015.

Si ringrazia per il contributo: Cisl Lombardia - In collaborazione con Altromercato