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ESCLUSIVO/ Il dalai lama in visita al Duomo di Milano
27 giugno 2012

Il dalai lama, Tenzin Gyatso, questa mattina ha compiuto una visita fuori programma al Duomo di Milano. Accolto da mons. Luigi Manganini, arciprete del Duomo, e da Giordano Ronchi, vice arciprete, la massima autorità del buddhismo tibetano ha visitato la cattedrale ambrosiana e si è soffermato davanti all’altare centrale. Qui gli sono state spiegate le caratteristiche architettoniche dell’edificio religioso e il significato delle vetrate e della luce nell’ambito dello stile gotico. Al termine delle spiegazioni, il religioso tibetano ha donato all’arciprete una sciarpa bianca, il kata, chiedendogli di depositarla sull’altare. Il kata è un simbolo di buon auspicio. Si presta come una nota positiva per l’avvio di qualsiasi impresa o rapporto e indica le buone intenzioni della persona che lo offre.
«Il dalai lama - ha spiegato mons. Manganini, al termine della visita - poche ore fa ha espresso il desiderio di poter visitare il Duomo e noi, d’accordo con il card. Angelo Scola, abbiamo accettato volentieri. Lo abbiamo accolto nello spirito del dialogo interreligioso di cui proprio il dalai lama è un convinto assertore. D’altra parte, fatta eccezione per alcune, piccole, frange di estremisti, il buddhismo è sempre stato aperto al confronto con le altre fedi. Lo dimostra anche la presenza di Tenzin Gyatso ai vari incontri organizzati prima da papa Giovanni Paolo II e poi da papa Benedetto XVI».
Questa visita inaspettata diventa così una sorta di anteprima dell'incontro che il Dalai Lama avrà oggi pomeriggio con il Vicario generale della Diocesi di Milano, mons. Mario Delpini, il quale porterà i saluti del cardinale Angelo Scola.

Enrico Casale

© FCSF – Popoli