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Francesco e Maria
6 maggio 2013
Il santuario a 70 chilometri da Buenos Aires, in cui si venera la Madonna patrona dell’Argentina, è il cuore della religiosità popolare di un intero Paese. Tra i pellegrini più assidui, fino a pochi mesi fa, anche il nuovo Papa.

Prima domenica dell’ottobre 2012
. Oltre 800mila fedeli sono appena arrivati da Buenos Aires a Lujan dopo aver percorso a piedi più di 70 chilometri. Alcuni, stremati, si riposano su panchine e marciapiedi, qualcuno si aggira fra bancarelle ricolme di immagini religiose, altri prendono posto per ascoltare la messa.
Come ogni anno Jorge Mario Bergoglio partecipa al Pellegrinaggio giovanile a piedi, uno degli appuntamenti più sentiti dai fedeli in Argentina. Non sa che sarà la sua ultima partecipazione da cardinale. Il tema scelto per l’omelia è la giustizia, intesa anche come necessità di spendersi «di più e meglio» per i bisognosi: «Questa è la casa della fede della nostra patria - sottolinea Bergoglio -. Perciò è questo luogo, Lujan, il posto migliore per prendere quest’impegno e imparare tutti a lavorare per la giustizia».

MERCANTI E CONDOTTIERI
Le parole scelte allora dal futuro pontefice danno un’idea di quanto la Basilica della Nostra Signora di Lujan sia importante per gli argentini. La Vergine è patrona della nazione (oltre che di Uruguay e Paraguay) e, come tante volte accade in questa parte di mondo, il luogo è diventato simbolo di una miscela di fede popolare, leggenda, nazionalismo. Da qui sono passati milioni di semplici pellegrini venuti a chiedere aiuto, una grazia, un po’ di conforto. Ma sono venuti a rendere omaggio alla Vergine anche condottieri e patrioti: l’enorme piazza di fronte alla Basilica è dedicata al generale Manuel Belgrano, condottiero dell’indipendenza argentina e ideatore della bandiera nazionale.

Lujan è cresciuta e si è sviluppata attorno all’imponente Basilica di pietra chiara. La sua storia ha i contorni della leggenda: nel 1630 un convoglio di carri guidato da un mercante portoghese stava trasportando - insieme ad altro materiale - due statuette della Vergine verso Sumampa, oggi provincia di Santiago del Estero, nel nord dell’Argentina. Dopo tre giorni di cammino la comitiva si accampò sul Rio Lujan, poco lontano dall’attuale città.
Al momento di riprendere il viaggio il carro che portava i due oggetti sacri non ne volle sapere di ripartire. Gli uomini della carovana provarono a togliere parte del carico ma senza ottenere alcun risultato. Fino a quando scaricarono una delle due statuette. E il carro finalmente riuscì a muoversi: i presenti, increduli, ripeterono l’esperimento ottenendo sempre lo stesso risultato. Così, solo una delle immagini raggiunse la sua destinazione; l’altra, quella della Vergine dell’Immacolata concezione, rimase lì, innamorata di quella terra.

Per i primi quarant’anni la statuetta fu collocata in una piccola cappella, costruita nel punto esatto dell’avvenimento, conosciuta come «el lugar del milagro» e che si può visitare ancora oggi. Nel tempo venne poi spostata a più riprese fino a fermarsi definitivamente a 20 chilometri di distanza dal luogo del miracolo, dove oggi sorge Lujan e dove fra il 1887 e il 1935 gli argentini hanno costruito l’attuale Basilica neogotica.
Oggi questa Vergine dalla pelle leggermente scura e i capelli neri protegge tutti i viaggiatori: la sua immagine si trova in ogni stazione dei treni della provincia di Buenos Aires, i tassisti e gli autisti di autobus tengono una sua riproduzione sul cruscotto, tutti invocano da lei ascolto e protezione.

Di fronte al portale della chiesa si apre la piazza, progettata ampia e spaziosa per accogliere le centinaia di migliaia di pellegrini che, in diverse ricorrenze, raggiungono Lujan. Tutto attorno si è sviluppata la cittadina, con innumerevoli «santerias» che vendono immagini sacre e rosari, un’area giochi, gite in battello sul fiume, un piccolo parco alberato. Immancabile anche il bivacco del pellegrino con le griglie per la preparazione dell’asado.
Pur a poca distanza dalla capitale la cittadina appartiene a un’altro mondo. La campagna intorno è già pampa, pianura sterminata, con i cavalli che trainano calessi al fianco delle automobili. Per qualche istante Lujan rischia di ricordare un’enorme area attrezzata, disposta attorno all’attrazione principale: la Basilica che con le sue due torri alte 106 metri si rende visibile a chilometri di distanza.

UN MILIONE DI GIOVANI
La festività della Virgen si celebra l’8 maggio, all’inizio del mese mariano della tradizione cattolica, e di nuovo l’8 dicembre, giorno dedicato all’Immacolata concezione. I pellegrinaggi di massa al Santuario hanno però tutta un’altra origine: il primo fu guidato il 29 ottobre 1893 da padre Federico Grote, fondatore dei Circoli cattolici degli operai. Nell’anno inaugurale furono circa 400 gli uomini al suo fianco, nel successivo oltre 3mila, e da allora in avanti il numero di pellegrini non ha fatto che crescere.

L’ultima domenica di settembre è invece il giorno dei gauchos. I cowboy delle pampa si radunano a Lujan da 68 anni, vengono a chiedere la pioggia per i loro pascoli e puntualmente ad accoglierli arrivano freddo, acqua e nuvole nere sotto cui cavalcano avvolti nei poncho. Iniziano ad arrivare già durante la settimana bivaccando appena fuori città, la domenica sfilano a cavallo per ringraziare la Vergine: donne elegantissime e colorate, uomini impegnati a mostrare le proprie abilità equestri, ragazzi e bambini orgogliosi sui loro piccoli cavalli o sui carretti con le briglie costruiti dai padri.

Il principale appuntamento dell’anno resta comunque il Pellegrinaggio giovanile a piedi, che si tiene a ottobre da quasi quarant’anni (la prima edizione è del 1975 e vi parteciparono 30mila giovani). La moltitudine di pellegrini parte da Liniers, a Buenos Aires, e marcia fino al Santuario di Lujan. Arrivano stanchi, stravolti, spesso infreddoliti e infangati. In alcune occasioni sono anche più di un milione di persone. Il Pellegrinaggio è probabilmente la manifestazione annuale più grande del Paese. Chi raggiunge il Santuario trova la statuetta della Vergine, la benedizione e molti sacerdoti a disposizione per la confessione. E fino all’anno scorso anche le preghiere del cardinale Bergoglio, che arrivava il giorno prima della messa principale per poter incontrare e confessare i fedeli.

Il cardinale, già pochi giorni dopo essere diventato Papa, ha ribadito una volta di più la necessità dell’impegno per la giustizia e verso i più deboli, con parole simili a quelle usate lo scorso ottobre di fronte ai connazionali pellegrini. Ha anche annunciato, fra ottobre e novembre 2013, una visita pastorale nella sua Argentina. E quasi certamente, vista l’importanza anche simbolica di questo luogo, non mancherà l’occasione di recarsi alla Basilica della Nostra Signora di Lujan.
Matteo Acmè


© FCSF – Popoli
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