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India-Italia: le immigrate motore di integrazione
8 marzo 2013
In settembre Anolf e Iscos Lombardia (l’organismo di solidarietà internazionale della Cisl) hanno dato il via a un nuovo progetto finanziato dal Comune di Milano che mira al co-sviluppo come strategia per il successo dell’integrazione dei migranti in Italia e per lo sviluppo locale in Asia meridionale, partendo dalla difesa dei diritti dei minori e dall’affermazione della famiglia come veicolo di cambiamento sociale.

All’interno della famiglia immigrata, la donna resta il motore basilare per l’integrazione: assiste i figli nelle attività scolastiche e si occupa delle principali relazioni con le istituzioni pubbliche (scolastiche, sociosanitarie, comunali). Sostenere il suo processo di cittadinanza favorisce l’inserimento della famiglia straniera. Accompagnare le donne verso l’apprendimento della lingua italiana è il primo passo verso la loro integrazione. «La loro partecipazione è sempre stata positiva - racconta Federica De Martini, insegnante del corso di italiano di Gallarate -. Sono motivate e desiderose di imparare la lingua per interagire con le persone nei vari contesti quotidiani, ma anche per trascorrere tempo fuori casa e conoscere altre donne in condizioni simili».

I corsi sono a frequenza gratuita, offrono un servizio di babysitting e garantiscono la presenza di una mediatrice culturale. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, esiste un reale interesse da parte dei mariti alla partecipazione delle mogli ai corsi. Il prossimo passo è far sì che queste donne diventino promotrici di cittadinanza attiva nella comunità. Il progetto, infatti, si propone di facilitare la vita associativa delle donne indo-pakistane e bengalesi sul territorio milanese e varesino, offrendo formazione di capacity building per l’associazionismo e favorendo la creazione di reti tra comunità migranti sul territorio.
Anna Riva
Iscos Lombardia
© FCSF – Popoli