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La storia del Burundi in pillole
1 aprile 2014
1680 – Nascita del Regno del Burundi.
1884 – I tedeschi invadono il Burundi.
1914-1918 – Durante la prima guerra mondiale i belgi invadono il Paese e lo trasformano in una colonia.
1962 – Il Paese diventa indipendente. La minoranza tutsi ha una posizione di rilievo nella gestione del potere politico.
1966 – Con un golpe il capitano Michel Micombero prende il potere. Abolisce la monarchia e dà vita alla repubblica.
1972 – Con il pretesto di contenere un colpo di Stato di matrice hutu, il governo tutsi fa una strage di tutti gli hutu che ricoprono posizioni di rilievo.
1976 – Nuovo colpo di Stato, a Micombero succede Jean-Baptiste Bagaza.
1987 – Terzo colpo di Stato. Sale al potere Pierre Buyoya.
1991 – Primo governo a maggioranza hutu. Nel 1993 si tengono le prime elezioni libere. A vincerle è l’hutu Melchior Ndadaye che però viene assassinato poche settimane dopo la nomina a presidente.
1994 – Il nuovo presidente Cyprien Ntaryamira viene ucciso in un attentato insieme al presidende ruandese. In Ruanda si scatena il genocidio dei tutsi. In Burundi, per evitare un bagno di sangue, viene creato un governo di coalizione.
1996 – Nuovo golpe. Sale di nuovo al potere Pierre Buyoya.
2000-2004 – Il governo deve far fronte a una dura lotta armata da parte dei gruppi hutu.
2005 – Viene approvata la nuova costituzione e, grazie agli accordi di pace, il potere viene ripartito tra hutu e tutsi. Sale al potere Pierre Nukurunziza.

© FCSF – Popoli