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Nel 2011 raddoppiati i rifugiati accolti dal Centro Astalli
27 marzo 2012

Giovedì 29 marzo a Roma il Centro Astalli presenta il suo nuovo Rapporto annuale. Durante il 2011 l’Associazione, che è la sezione italiana del Servizio dei gesuiti per i rifugiati (Jrs), ha aperto le porte a 32.600 rifugiati e richiedenti asilo, che hanno usufruito di servizi di prima e seconda accoglienza. Si è registrato un significativo aumento delle persone - migranti forzati - che si sono rivolte al Centro: ad esempio, i pasti della mensa, oltre 400 al giorno, sono raddoppiati. Come in altre mense solidali della capitale, si fanno sentire gli effetti della crisi economica sulle persone che vivono in condizioni di maggiore vulnerabilità. Ma anche la fine dei respingimenti nel Mediterraneo ha consentito un aumento degli arrivi di coloro che chiedono asilo.
Nel 2011 il Centro ha incontrato e assistito 363 vittime di tortura, prevalentemente africani. Grazie al lavoro di oltre 50 operatori e 450 volontari, il Centro Astalli da più di trent’anni risponde ai bisogni più urgenti di chi fugge da situazioni di guerra e persecuzione e chiede il riconoscimento dello status di rifugiato e la protezione umanitaria. Oggi è organizzato in una rete di realtà che vanno da Trento a Catania. Il nuovo Rapporto, oltre a rendere conto delle numerose attività svolte, fotografa le provenienze dei rifugiati, i mutamenti sociali e della legislazione italiana rispetto alla situazione di queste persone spesso dimenticate nel dibattito pubblico sull’immigrazione e nelle scelte politiche.
La presentazione si tiene alle ore 11 presso la sede della Fondazione Astalli, in via del Collegio Romano 1, Roma.

 

© FCSF – Popoli