Oggi è un giorno di festa per chi ha a cuore i diritti umani e la libertà, in particolare la libertà religiosa: Meriam Yehya Ibrahim, la giovane cristiana che in Sudan rischiava di essere condannata a morte per apostasia, è riuscita a lasciare il suo Paese, anche grazie all'azione del governo italiano. Ma questa vicenda rende però ancora più stridenti altre recenti mosse del governo italiano in politica estera. Del tema si occupa l'editoriale in uscita sul numero di agosto-settembre di
Popoli, che anticipiamo di seguito.