Cous cous, datteri, mandorle, la miscela di spezie za’atar, olio e altri prodotti alimentari tipici palestinesi non rappresentano nei Territori solo il frutto di una importante attività economica. Attraverso il commercio equo diventano anche un mezzo per vivere con dignità, in una zona segnata dall’occupazione militare e dalla presenza del muro che divide la Cisgiordania da Israele. Organizzati in cooperative, i piccoli produttori sono aiutati a operare nel mercato interno e internazionale. Il commercio equo garantisce un prezzo minimo ai contadini che copre i costi di produzione, nonché un margine di guadagno tale da consentire loro di continuare a coltivare le terre. In un villaggio vicino a Gerico gli agricoltori raccolgono dalle palme i datteri, che vengono puliti, selezionati e impacchettati negli stabilimenti per essere esportati. Rajae, che coltiva sesamo vicino a Jenin, è stato aiutato nel marketing. Presso Tubas, Ali Mohammad, produttore di grano, ha avuto sovvenzioni per le sementi e la costruzione di nuove strade. Anche con il suo grano, cinque cooperative di Gaza producevano cous cous, fino a quando la città non è stata chiusa ai commerci nel 2008 e la produzione si è spostata a Gerico. Shafaq, una donna di Burqin che ha il marito e un figlio in carcere, lavora negli uliveti, ma non ha sempre accesso ai terreni durante la raccolta, a causa della situazione politica. Queste persone, come altri agricoltori della Galilea e della Samaria, sono ritratte nel servizio.
|
|
Aldo Pavan |
Aldo Pavan ( www.aldopavan.it) è nato a Treviso nel 1954. Da un trentennio si occupa di fotoreportage geografici come fotografo, giornalista e videomaker, visitando gran parte dei Paesi del mondo. Ha insegnato questa disciplina presso il master dell’Istituto di formazione per il giornalismo di Milano. Ha collaborato con numerose riviste italiane, da L’Europeo a Epoca. In particolare, i suoi reportage sono apparsi su testate e siti di temi internazionali come Gulliver, Touring, Bell’Europa, Africa. Tra le sue pubblicazioni, Birmania sui sentieri dell’oppio (Feltrinelli 2007) e La via dell’incenso (De Agostini 2010). Inoltre dal 2003 sta lavorando a una collana di libri fotografici sui grandi fiumi del mondo. Negli ultimi anni ha raccontato esperienze di produzione e commercio equo e solidale in molte zone del sud del mondo. |
|
|
|
|
|