La sua storia è antica come le civiltà dell’uomo  e la sua geografia vasta come quella dei popoli di oggi. Derivato dal frumento in Occidente o da cereali diversi in altre culture, costituisce uno dei massimi simboli di vita. Nelle immagini di Angela Prati un viaggio intorno al mondo del pane
(giugno-luglio 2013)

Secondo un proverbio albanese, il pane è più antico dell’uomo. Quasi seimila anni sono trascorsi da quando in Egitto fu scoperto il modo di fermentarlo. Questo alimento ha attraversato i secoli legandosi a tradizioni culturali e religiose di diverse aree del mondo. I cinesi coltivano grano da millenni, i greci adoravano Demetra come sua dea, di pane parlano innumerevoli brani della Bibbia. Alimento privilegiato del mondo mediterraneo, è dono che l’uomo offre a Dio e simbolo del dono di Gesù all’uomo.
In Italia se ne producono 250 tipi e il consumo pro capite è di circa 60 chili l’anno. Ma questo frutto della trasformazione di diversi cereali è al centro dell’alimentazione di civiltà lontane e diverse, come mostrano queste immagini: una donna di etnia koma (Camerun) che prepara la farina, un fornaio di Sidone (Libano) che cuoce i manakish e i bambini in una valle del Kashmir che condividono un pasto sono accomunati da questo simbolo universale. Nelle foto anche i pani di alcuni mercati in Birmania, Cappadocia, Mali e Uzbekistan.