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Gabon e Guinea, tra petrolio e dittatura
20 gennaio 2012
La Coppa d’Africa, che inizia il 21 gennaio e finisce il 12 febbraio, sarà ospitata da due Paesi dell’Africa occidentale: la Guinea equatoriale e il Gabon. Entrambi sono nazioni benestanti, grazie alle ingenti riserve petrolifere sulle quali possono contare.

La Guinea Equatoriale ha un reddito pro capite di circa 11mila dollari, uno dei più elevati del continente africano, il Gabon di 8.800 dollari. L’elevato tenore di vita (per gli standard africani) non nasconde però una delicata situazione socio-politica. Sia la Guinea sia il Gabon sono infatti governati da dittature decennali. A Malabo governa dal 1979 Teodoro Obiang Nguema Mbasogo (nella foto), un militare che si è formato nelle scuole militari spagnole ai tempi del franchismo e che regge le sorti del Paese con pugno di ferro. Come, a più riprese, ha denunciato Amnesty International.

In Gabon vige invece una dittatura più «morbida». Nel 2009, alla morte di Omar Bongo, che aveva governato il Paese per 42 anni, è arrivato al potere il figlio Ali. Sia Omar sia Ali Bongo hanno gestito il potere attraverso una ripartizione delle risorse derivanti dal petrolio mirata a corrompere qualsiasi forma di opposizione al regime. In sostanza, chi si oppone viene «comprato» grazie a prebende e a posizioni di potere.


© FCSF – Popoli