Il mercato delle armi non conosce crisi. Secondo la relazione presentata a marzo dal governo italiano, nel 2009 il nostro esecutivo ha concesso 2.181 autorizzazioni per la vendita di armi all’estero (300 in più dell’anno precedente) per un controvalore di 4,9 miliardi di euro (contro i poco più di 3 del 2008). Il migliore cliente per la nostra industria bellica è l’Arabia Saudita alla quale nel 2009 l'Italia ha venduto i caccia multiruolo Efa Eurofighter (un contratto che, da solo, vale circa 2 miliardi di euro). Al secondo e al terzo posto troviamo rispettivamente Germania (553 milioni di euro) e Stati Uniti (495 milioni di euro). Questo exploit nell’export ha fatto sì che nel 2009 l’Italia sia diventato il quinto fornitore mondiale di armamenti convenzionali dietro Usa (15,9 miliardi di euro), Russia (7,3 miliardi), Francia (5,1 miliardi) e Germania (2,5 miliardi).
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