La propaganda elettorale delle presidenziali è stata segnata da livelli record di spesa pubblicitaria e numero di spot aggressivi

Nelle elezioni che si terranno tra giugno e luglio, il Paese cerca di lasciarsi definitivamente alle spalle anni costellati di violenze etniche, colpi di Stato, sopraffazioni. Per ritrovare quella coesione sociale indispensabile alla crescita economica.

Svolta storica nel piccolo paradiso del turismo: il leader degli ultimi trent’anni, sconfitto alle recenti elezioni, lascia il potere. Ma il successore deve affrontare grandi problemi politici ed economici, mentre aumenta il rischio di una scomparsa dell’arcipelago

Le elezioni del maggio 2005, invece di rappresentare l'inizio di un nuovo cammino di confronto e di pace, hanno dato il via a una feroce repressione da parte del governo di Meles Zenawi (che ha ottenuto la maggioranza dei voti, ma è stato accusato di brogli). A farne le spese l'opposizione e chiunque ne critichi l'operato dell'esecutivo. E questo nell'indifferenza della comunità internazionale che continua a vedere nel premier etiope un leader affidabile

Vicente Fox termina i suoi sei anni di presidenza con risultati economici insoddisfacenti e senza significativi passi avanti su temi cruciali come corruzione, narcotraffico, diritti umani. Il 2 luglio si contenderanno la sua poltrone tre candidati: in testa nei sonadggi il candidato della sinistra, Manuel Lopez Obrador. Ma, a sorpresa, dal Chiapas arriva per lui la bocciatura del subcomandante Marcos.