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Cultura, diritto di tutti. Anche a Scampia

L'azione educativa caratterizza ogni aspetto della nostra missione a Scampia, come gesuiti. La promozione del lavoro, la catechesi e la pastorale, l’organizzazione di eventi culturali e ludici hanno bisogno di un costante accompagnamento educativo. I partecipanti alla vita della chiesa di Santa Maria della Speranza e del Centro Hurtado vanno resi autonomi, processo lungo perché la cultura dominante è quella del dipendere da qualcuno.

Il Centro Hurtado al mattino apre le porte alle scuole per la visita alla biblioteca e alla cooperativa, nonché per l’organizzazione di attività scolastiche fuori sede, concordate con dirigenti e professori; al pomeriggio è la volta di bambini, adolescenti e giovani che cercano sostegno scolastico. Questo servizio pomeridiano di rinforzo è assicurato da un gruppo di volontari (insegnanti in pensione, genitori, seminaristi, universitari) tre volte alla settimana.

Nell’anno scolastico 2012-2013 la proposta prevedeva due ore di studio e in seguito laboratori di fotografia, cinematografia, informatica, eco-art, musica. Perché queste attività «parallele»? Perché più si danno «ripetizioni» più ci si rende conto che lo strumento dei compiti è un’arma a doppio taglio: da un lato aiuta i ragazzi nei doveri scolastici, dall’altro rischia di dar loro l’impressione che una volta concluso l’assegno (così chiamano i compiti da queste parti) non ci sia bisogno d’altro. Al contrario i compiti dovrebbero essere lo stimolo per approfondire. I ragazzi avrebbero bisogno di ampliare il proprio orizzonte, essere educati al bello, lasciarsi affascinare, cosa che non dovrebbe essere difficile in una città che possiede tesori artistici e naturali unici al mondo.

Eppure ci troviamo nella costante difficoltà di accompagnare i ragazzi in modo adeguato. Il motivo principale è l’insufficiente numero di educatori rispetto alle esigenze. Negli ultimi anni gran parte delle nostre attività, tra cui il rinforzo scolastico, sono impostate su base totalmente volontaria a causa della difficoltà di trovare finanziamenti, il che non permette di avere la continuità necessaria per realizzare i nostri sogni educativi. A questo si aggiunga che molti dei ragazzi della zona nord di Napoli avrebbero bisogno di un accompagnamento personalizzato. Da parte degli educatori sarebbe errato sia pensare di colmare l’assenza di figure familiari di riferimento, sia cimentarsi in campi che hanno bisogno di competenze specifiche, quali la psicologia. La strada è quella di potenziare il lavoro di rete, chiedendo appoggio e consulenza a professionisti, anch’essi volontari.

A fine semestre e a fine anno scolastico, è fondamentale l’analisi dei risultati e delle pagelle. I dati vanno interpretati perché la promozione o la bocciatura non sono sufficienti a descrivere la situazione del ragazzo, visto che la logica della scuola è sempre più quella di proteggere la struttura a discapito del soggetto. Senza generalizzare, il comprensibile tentativo di conservare posti di lavoro porta a dipingere situazioni positive anche quando sono drammatiche, cosicché solo un contatto con le famiglie e gli insegnanti può permettere di avere un quadro plausibile della situazione.

Dal potenziamento dei legami con la scuola deriverebbero altri due vantaggi: un sostegno all’azione dei docenti, i quali si trovano in difficoltà non minori dei nostri volontari, e una maggiore responsabilizzazione degli stessi insegnanti e dei dirigenti scolastici nel momento in cui la scuola percepisce che la società civile collabora con l’azione educativa dell’istituzione ed è al contempo vigile sulle sue disfunzioni.

Sergio Sala SJ


DAL CILE A NAPOLI

Nel cuore di Scampia, a due passi dalla rettoria Santa Maria della Speranza, in un appartamento di uno dei tanti condomini che popolano il quartiere napoletano, vive una piccola comunità di gesuiti che da anni animano il Centro Hurtado. Intitolato a san Alberto Hurtado, gesuita cileno che si impegnò con gli operai e i giovani, unendo azione e riflessione, il Centro si rifà alla sua spiritualità, profondamente radicata in un’idea di giustizia che passa attraverso il riscatto delle persone. Il Centro Hurtado promuove e favorisce attività e iniziative per il sostegno, la promozione socio-culturale e la formazione delle fasce più povere ed emarginate della popolazione del quartiere.

© FCSF - Popoli, 1/8/2013