Home page
Webmagazine internazionale dei gesuiti
Cerca negli archivi
La rivista
 
 
 
Pubblicità
Iniziative
Siti amici
Osservatorio
di Pavia Media Research
L'Europa nei vecchi e nei nuovi media

Tanto nella Tv generalista quanto sui nuovi media, è soprattutto in relazione alla crisi economica e politica che si parla di Europa: è quanto emerge dall’ultima ricerca dell’Osservatorio di Pavia, illustrata durante l’Ics Summit di Roma dell’ottobre scorso.

Il 2012, con il 4,9% di notizie, segna un incremento consistente nell’attenzione che i telegiornali dedicano complessivamente all’Europa: il trend degli ultimi quattro anni (2009-2012) fotografa piuttosto chiaramente questa crescita. Occorre inoltre considerare che sul dato del 2009 hanno sicuramente influito le elezioni europee e, pertanto, gli incrementi dell’ultimo anno risultano ancora più significativi. In particolare, sono i telegiornali delle reti Rai a fare la differenza, posizionandosi tutti ben oltre il valore medio. Un segno distintivo delle news del servizio pubblico, particolarmente gradito alla nuova dirigenza Rai.

Anche il confronto con gli altri Tg europei (confronto tra le «ammiraglie» del servizio pubblico) conferma questa tendenza: nel 2012 Rai1, con il 7,3% di spazio dedicato alle notizie europee, sorpassa il telegiornale di France2 - che segna un calo di attenzione per l’Europa, cui ha contribuito l’ampio spazio dedicato alle elezioni presidenziali francesi - e si colloca al terzo posto, dopo i tedeschi di Ard e gli spagnoli di Tve (cfr grafico).

Assai simile appare anche l’agenda dei temi europei: in tutte le testate prevalgono per oltre i due terzi (72%) e senza particolari scostamenti le notizie sulla crisi economica e sulle politiche per fronteggiarla. Seguono le politiche interne dei singoli Stati (10,7%), le politiche pubbliche (5,8%), la politica estera e le relazioni internazionali (4,2%). Del tutto marginali le rappresentazioni simboliche dell’Europa (1,3%). La dimensione identitaria europea appare mediamente residuale se non addirittura assente. Unica eccezione il dato del telegiornale britannico di Bbc1 che, a proposito di identità e radici, con quasi il 3% delle notizie triplica il dato medio. Ma si tratta prevalentemente di notizie con accenti fortemente critici ed euroscettici.

I notiziari sembrano aver registrato il mutamento nel clima di opinione nei confronti dell’Europa che ruota intorno ad austerità, banche e vincoli finanziari. Anche l’analisi relativa all’universo digitale dei tweet italiani (ottobre 2013), conferma la predominanza dell’hashtag “#europa” nelle classi lessicali dell’economia e della politica. Rilevante la sua presenza anche in relazione ai recenti tragici eventi di Lampedusa e nello sport, in particolare nel calcio e nella Champions League, dimensione del tutto contrapposta alle precedenti.

Stefano Mosti
Osservatorio di Pavia

 

© FCSF - Popoli, 1 dicembre 2013