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Amo
Amici del Medio Oriente
Sulle strade della Parola

Il Medio Oriente è la culla delle tre grandi religioni monoteiste: giudaismo, cristianesimo e islam. La Terra di elezione di Dio continua però a essere martoriata da conflitti che ne fanno una delle emergenze del mondo contemporaneo. Impegnarsi a promuovere una cultura di pace, di comunione e di mutuo sostegno è una necessità per tutti, specie per i credenti. Anche perché, come scrive il cardinal Martini in Conversazioni notturne a Gerusalemme, «dobbiamo imparare a vivere la vastità dell’“essere cattolici”. E dobbiamo imparare a conoscere gli altri. (…) Non puoi rendere Dio cattolico. Dio è al di là dei limiti e delle definizioni che noi stabiliamo. Nella vita ne abbiamo bisogno, è ovvio, ma non dobbiamo confonderli con Dio, il cui cuore è sempre più vasto».

È questo che ha spinto nel 2007 un gruppo di gesuiti e laici a fondare Amo, Amici del Medio Oriente, onlus con sede a Firenze.

Leggere la Bibbia percorrendo le terre, spesso tormentate, in cui si svolsero gli eventi narrati: è questo il cuore dell’attività dell’associazione. Associazione che punta anche a incoraggiare la conoscenza reciproca e la collaborazione «dal basso» tra ebrei, cristiani e musulmani mediante incontri con testimoni, singole persone e gruppi; a favorire l’unità tra le Chiese cristiane attraverso l’ospitalità e il dialogo; a sviluppare e sostenere «azioni-ponte» di solidarietà tra Italia e Medio Oriente.

L’associazione si rivolge non solo ai credenti, ma anche a tutti coloro che sono in ricerca, disposti a condividere esperienze e a mettersi in gioco. Tuttavia, Amo si dedica in modo particolare ad alcuni destinatari: giovani, persone consacrate, quelle impegnate nelle istituzioni pubbliche e nel mondo della politica. Non mancano periodicamente proposte per famiglie e collaborazioni con parrocchie e gruppi associativi. Così come corsi per guide e accompagnatori di gruppi biblici e percorsi formativi «sul campo».
E una volta tornati…. RitroviAMOci! Amo organizza due appuntamenti annuali itineranti rivolti ai pellegrini, per sostare insieme sulla Parola, confrontarsi su frutti e fatiche nel cammino spirituale, approfondire temi specifici, aggiornarsi sull’attualità in Medio Oriente con testimoni in prima linea.
«Siamo una realtà piccina, un granello di senape - dice padre Paolo Bizzeti, ispiratore e presidente di Amo -, e tali vogliamo rimanere! Cerchiamo infatti di vivere e proporci in uno stile evangelico, che offre amicizia a tutti e nessuno esclude. Per noi, poi, è importante collaborare insieme: gesuiti e laici, uomini e donne di varie età, provenienze, storie personali. Vogliamo essere un piccolo segno di Chiesa che coopera per il Regno, dove ciascuno porta la sua diversità, la sua ricchezza e ha il proprio spazio».
Amo non promuove «turismo religioso» e, oltre a proporre programmi alternativi rispetto ai tradizionali circuiti delle agenzie, tiene molto anche al modo di peregrinare (vedi il «decalogo Amo»). Continua padre Bizzeti: «Chi decide di partecipare ai nostri pellegrinaggi è invitato ad aderire a uno stile semplice, improntato alla condivisione, in cui il silenzio è elemento indispensabile, le parole si conformano al tanto quanto, e la Parola è il centro. Nella linea del magis ignaziano».


Elisa Costanzo

© FCSF - Popoli, 1 gennaio 2012