Sicuri, ma proprio sicuri, che il semplice fatto di leggere queste righe non contribuisca ad alimentare corruzione, sfruttamento di minori, crimini di guerra e operazioni illegali? Sia che stiate leggendo la versione cartacea, sia quella digitale, i fattori della produzione sono tanti e tanto complessi che è praticamente impossibile averne la garanzia.

Stiamo parlando dei tristemente noti conflict minerals, le risorse provenienti da aree dominate da conflitti armati e violazioni dei diritti umani, ad esempio nelle province orientali della Repubblica Democratica del Congo, dove si combattono l’esercito congolese e vari gruppi armati di ribelli (cfr Popoli, ottobre 2013).

I famigerati 3tg - tantalum, tin, tungsten, gold - estratti da minerali come coltan, cassiterite, wolframite, a parte l’oro hanno nomi poco noti al grande pubblico ma sono alla base di quasi ogni dispositivo elettronico, dal meno evoluto telefono cellulare alla più avanzata macchina da stampa.

Le popolazioni residenti vengono schiavizzate e costrette a lavorare quasi gratuitamente nelle tante miniere presenti in particolare nella regione del Kivu. I minerali vengono poi contrabbandati in Uganda e Burundi in cambio di contanti utilizzati per acquistare armi.

In questi anni si sono fatti molti passi avanti con normative adottate dagli Stati Uniti che tra l’altro impongono obblighi di trasparenza sugli approvvigionamenti, e anche l’Unione europea è sulla stessa strada. Il problema alla base è però il reperimento delle informazioni.

La soluzione potrebbe venire proprio dai luoghi più martoriati. Upstream Analytics nasce in Congo ed è una piattaforma di analisi dei dati per garantire che le risorse provenienti dall’Africa siano conformi agli standard internazionali e non stiano alimentando conflitti, attività illecite o attività immorali. Aggrega e analizza informazioni sul web, analisi statistiche avanzate, canali di comunicazione mobile e social e sfrutta la collaborazione delle popolazioni con diverse forme di crowdsourcing.

Antonio Sonzini
antonio@sonzini.it