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La fame sconfitta
In due decenni il Vietnam ha notevolmente ridotto i problemi alimentari. Le immagini di un concorso della Fao raccontano i successi in agricoltura e negli allevamenti di un Paese emergente che allontana i ricordi della miseria
(gennaio 2014)
La lotta alla fame a volte rivela storie di successo. Dal 1990 a oggi il Vietnam ha ridotto la popolazione sottonutrita dal 48% all’8%, anche grazie a un ritorno all’agricoltura tradizionale a conduzione famigliare. Dopo la guerra, terminata nel 1975, il Paese fu costretto per anni a importare riso e cercare di colmare le carenze alimentari. Il riso era l’ultima speranza per chi non aveva alternative: le rigidità del sistema agricolo collettivista non garantivano produzioni sufficienti. Ciò spinse negli anni Ottanta il governo ad aprirsi a un rinnovamento (Doi Moi). Chi fino ad allora lavorava nelle risaie alla produzione pianificata dal centro poté finalmente aprire anche piccole aziende a conduzione famigliare, vendere liberamente i prodotti nei mercati, sviluppare colture diverse e rivisitare in chiave moderna le coltivazioni tradizionali. Nelle zone più fertili (delta del Fiume Rosso a Nord e del Mekong a Sud), le famiglie hanno ricominciato a integrare coltivazioni di frutta e verdure, itticoltura e allevamento di bestiame. «La mia attività principale è l’allevamento di pesci - racconta Dung, un contadino della provincia di Ha Nam a sud di Hanoi -, unita a quello di polli e anatre». Inoltre, una coltura redditizia per Dung è il kudzu, un tubero di origine giapponese usato nella medicina tradizionale e come mangime per i pesci.
Intanto il Vietnam è diventato il secondo esportatore di riso del mondo, dopo la Thailandia. Anche Dung ha conservato parte dei suoi campi per il riso. Il clima gli consente di alternare coltivazioni durante tutto l’anno e avere più raccolti. Forse rimane in lui la memoria dei giorni in cui il riso scarseggiava. Se gli anziani usano come saluto tradizionale l’espressione «Hai mangiato il riso?» (che equivale a «Come stai?»), i più giovani dicono semplicemente «Ciao», mentre il ricordo della fame si allontana dalla memoria popolare.
Fao (Pics 01 2014)
Le immagini di questo servizio sono di fotografi vietnamiti che hanno partecipato a un concorso indetto dalla Fao nel 2013 per la Giornata mondiale dell’alimentazione (16 ottobre).
L’agenzia dell’Onu che si occupa di agricoltura e alimentazione ha lanciato l’iniziativa sul tema «Sistemi alimentari sostenibili per una vita migliore del popolo vietnamita». P.T. Cuong, autore delle immagini sull’itticoltura, è risultato il vincitore.
Le altre fotografie sono di N. Tuan Anh, H. Lam, T.M. Dien, N.T.T. Lien, N.G. Quang Toan e T.V. Hien.
Il copyright delle immagini appartiene alla Fao.
2014. Pianeta cibo
Continua nel 2014 il viaggio per immagini dedicate al tema del cibo nelle sue mille declinazioni: fondamentale (e spesso carente) sostegno per la vita, occasione per promuovere o negare i diritti dei lavoratori e dell’ambiente, espressione di identità culturali, elemento di feste e riti. «Nutrire il Pianeta. Energia per la vita» è anche il tema dell’Esposizione Universale che si apre a Milano il 1º maggio 2015 e nella quale anche Popoli è coinvolta, attraverso la promozione
di alcuni eventi.

Si ringrazia per il contributo: Cisl Lombardia - In collaborazione con Altromercato