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Missione Scampia
Fabrizio Valletti
Gesuita della comunità di Scampia (Na)
Eutanasia legalizzata
Con i bambini della Rettoria, che cercano di leggere e praticare il Vangelo, abbiamo imparato che si «sbaglia il bersaglio» del vivere in comunione con lo Spirito del Risorto quando non si ha cura della propria vita e di quella degli altri. Si stanno preparando alla Comunione, che non è solo incontrarsi con Gesù alla Mensa, ma anche sperimentare la comunione con gli altri.
Sappiamo bene che l’economia fa parte della nostra vita, ma, presi come siamo dai meccanismi del denaro, non vogliamo riconoscere che c’è un legame sottile e insidioso nel suo rapporto con la vita di fede. Quando il denaro manca e soprattutto si è privati del primo mezzo per ottenerlo, cioè il lavoro, si forma come un vuoto nella stessa ragione di essere. È il dramma che stiamo vivendo e che vede tanti togliersi la vita. Un’agonia psicologica e morale che fa pensare a un’«eutanasia sociale» legalizzata.
Troppo tardi ci ribelliamo a un’ingiustizia così violenta e anche come credenti non ci rendiamo conto che il primo «bersaglio non centrato», altrimenti denominato «peccato», è stato quello di accettare la logica del capitalismo finanziario e selvaggio che ha mortificato ogni forma di economia basata sulla persona umana.
La ribellione spirituale e morale deve prendere corpo e saper scegliere i giusti interlocutori, per avviare percorsi di risanamento e di legale ricerca di sopravvivenza. Il contatto che viviamo nel nostro quartiere con la crescente deriva di disoccupati o con la tendenza a procurarsi guadagni illeciti fa capire che è sempre più urgente un cambiamento di cultura, di intendere i rapporti sociali basati sulla distribuzione della ricchezza.
Torno allora ai bambini e al desiderio di dimostrare loro che la parola di Gesù, del «bersaglio» che lui ha indicato e vissuto, quello della condivisione, dell’uguaglianza e della giustizia, è sempre possibile e non è un’ipocrisia che mortifica e distrugge.

© FCSF – Popoli, 1 giugno 2012