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Missione Scampia
Fabrizio Valletti
Gesuita della comunità di Scampia (Na)
Fede e illegalità possono fare rima?
Con un bel gruppo di laici del quartiere viviamo, settimana dopo settimana, l’esperienza della «lettura biblica», sorgente di vita e stimolo per una azione concreta anche nel territorio.

Da una parte si cerca di capire come la religiosità, tanto apparente in terra meridionale, specie nel napoletano, non riesca a produrre quella che Giacomo nella sua Lettera definisce «religione pura»: servire e soccorrere gli orfani e le vedove, in altre parole compiere opere di giustizia. È la stessa constatazione fatta dall’arcivescovo della nostra Chiesa in un recente convegno, sottolineando i due primati contrastanti presenti nella realtà del territorio, quello della pratica religiosa e quello della illegalità e del disagio sociale. Qualcosa non torna!

A cinquant’anni dall’inizio del Vaticano II, il gruppo ha ripreso in mano i testi conciliari e soprattutto si interroga sullo Spirito che in quel tempo animava i vescovi radunati a Roma. Forse la spinta maggiore che oggi lo Spirito suggerisce può venire soprattutto da quei laici che, immersi nel mondo del lavoro o della disoccupazione, degli uffici pubblici o delle imprese private, della scuola o della sanità, possono con lealtà cogliere ciò che l’umanità soffre e spera.

Ma per noi, anziché farsi prendere da un senso di scoraggiamento, di impotenza e di paura, anche per il rinnovato conflitto armato fra i clan della camorra, è importante proseguire il cammino del dialogo, del confronto e della collaborazione fra tutte le forze vive che operano per la crescita culturale e sociale.

Nello stile del Concilio, le nostre comunità sono sollecitate a mettere insieme tutte le energie più sane, frutto di una ricerca generosa e disinteressata. È necessario superare la logica dell’appartenenza alla Chiesa come fonte di sicurezza, per cogliere nei segni dei tempi quanto lo Spirito soffia in chiunque e dovunque, per un «regno» di giustizia e pace, di uguaglianza e solidarietà.


© FCSF – Popoli, 1 ottobre 2012