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Missione Scampia
Fabrizio Valletti
Gesuita della comunità di Scampia (Na)
La camorra ai tempi della crisi
Nel contare i «morti ammazzati» degli ultimi giorni si direbbe che dalle nostre parti è ripresa la faida. Qualcuno applaude, affermando che, se fanno guerra fra di loro, si può stare tranquilli. Peccato che non si intraveda una soluzione alla piaga della corsa alla droga e della conseguente organizzazione criminale necessaria per soddisfare la richiesta di consumo. Con l’attenzione sempre rivolta alla massa di chi ha scelto con piena o ridotta libertà l’uso delle sostanze, con la dolorosa coscienza di avere solo ridottissime opportunità di risanamento, è altrettanto grave cogliere altri effetti del fenomeno criminale.
Nella crisi economica in corso si verificano frequenti licenziamenti da parte di ditte e aziende che soffrono sia per la riduzione delle vendite, sia per la mancanza di crediti che possano avviare nuove prospettive produttive. Fioriscono in contrapposizione centri commerciali o esercizi di ristorazione che sono affiliati alla camorra, ricevendo i classici finanziamenti con denaro sporco da riciclare.
Non è possibile affrontare un fenomeno così vasto e organizzato con i mezzi di cui disponiamo come semplici cittadini, come comunità cristiane e, costa dirlo, con amministratori deboli nell’assumersi responsabilità doverose, ma, cosa ben più grave, in certi casi collusi per interessi personali o per vantaggi elettorali.
È sempre più noto che la diffusione del malaffare investe anche altre regioni del Paese, anche nel Nord. La coscienza di cittadini e di cristiani insorge perché tale fenomeno sia considerato come una calamità nazionale, nella solidarietà verso quei giornalisti, magistrati e responsabili dell’ordine pubblico che stanno agendo per contrastare questo disastro istituzionale.
© FCSF – Popoli, 1 febbraio 2012