Il tempo dell’estate è ormai distante, ma quando è ben vissuto lascia una traccia positiva nell’animo e fa risuonare motivi di positiva ricerca di ciò che più riempie di speranza la coscienza. Per gli oltre 160 giovani che sono stati a Scampia, in turni di servizio per fare animazione con i nostri bambini e ragazzi, le emozioni, ma soprattutto le sorprese, sono state così importanti che hanno anche significato un’occasione di crescita e di maggiore maturità. I pregiudizi e la cattiva informazione che gravitano sul quartiere, come per le tante periferie delle nostre città, hanno provocato forti tensioni, ma in definitiva positiva sorpresa nel godere l’affettuosa accoglienza e nello sperimentare un’umanità che il grigiore degli ambienti più agiati delle «case bene» nasconde o addirittura soffoca. Certo, i problemi reali di sottocultura, di povertà e di insicurezza rimangono aperti e la sofferenza delle famiglie senza lavoro, divise per abbandoni o per il coinvolgimento nella illegalità, si riflette sul volto e nel cuore dei più piccoli. Gli scout arrivati da tutta Italia - da Cosenza a Mantova, da Roma a Pavia, e ancora Parma, Sciacca, Grosseto, Ravenna -, così come gli studenti di Pesaro e gli operatori Caritas di Pavia, sperimentando il pavimento del Centro Hurtado per dormire e i fornelli nel giardino per mangiare, hanno anche goduto quello spirito missionario che fa sentire la forza del donare e la gioia di ricevere in semplicità di cuore la bellezza di rapporti spontanei e liberi. Emerge una spiritualità che mette radici attraverso il servizio, nell’animo di chi incontra lo Spirito del Risorto nella vita dei più piccoli e dei più semplici. Si spera anche che queste esperienze aiutino ad approfondire le ragioni di una mancanza di sviluppo sociale ed economico che la distanza fra Nord e Sud amplia e a moltiplica.
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