Ogni anno tante attese e tante speranze, sulla scia di quanto nel tempo di Natale ha significato la ricerca della «buona notizia», di qualcosa di nuovo che non va solo detto, ma possibilmente fatto.
Benedire sia anche «benefare»! In questo senso ha sapore di nuovo quanto una serie di artisti hanno offerto con i loro complessi musicali jazz per alcuni concerti nel Centro penitenziario di Secondigliano. Guidati dal primo musicista Marco Zurzolo, è stata esaltante la coralità con cui i ristretti hanno sentito come la musica li rendeva liberi di esprimersi e di manifestare una energia tanto repressa che li faceva anche partecipi di un andare oltre il visibile, nella ricerca di nuove emozioni.
Chissà che possa nascere in ogni carcere una band musicale, sull’esempio di esperienze simili, ad esempi i laboratori di pittura già molto diffusi.
Anche per i piccoli di Scampia si apre un cammino suggestivo, ispirato al sistema di formazione alla musica di insieme che già in diverse città italiane si è sviluppato con successo. Il metodo Abreu, che in Venezuela ha significato la crescita culturale di migliaia di bambini, potrà essere un nuovo segnale di speranza per i nostri bambini.
Per ognuno uno strumento musicale, da tenere ai piedi del letto per divenire un compagno di vita sull’onda dei migliori desideri e di una fantasia libera e aperta all’Assoluto. Ci piace sognare anche per il nuovo anno e ci piace saper «benefare» oltre che augurarci ogni benedizione!