Sul loro settimanale, i gesuiti statunitensi prendono posizione sul contestato progetto di costruzione di un centro islamico nei pressi di Ground Zero, a New York. Senza timore di essere... politically correct

America

Il settimanale dei gesuiti statunitensi, con l’editoriale del numero del 13 settembre, entra in pieno in un dibattito rovente negli Usa. Infatti, ricostruisce e commenta il caso del progetto Park51, il nome dietro cui si nasconde la nota vicenda del centro islamico da costruire nei pressi di Ground Zero a New York. Il progetto ha scatenato polemiche e reazioni perché considerato da molti non rispettoso delle vittime degli attentati del 2001. Passando in rassegna episodi antiislamici avvenuti negli ultimi tempi negli Usa, l’articolo afferma senza mezzi termini che tutte queste polemiche e intolleranze negano anzitutto «la sete di libertà per cui oltre 3mila uomini e donne vennero uccisi». America (USA), 13-20 September 2010, p. 4.

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Da sempre considerato «lamentoso» e «diabolico», il blues esprime il dolore dei neri americani, ma anche la loro vitalità e la loro voglia di evadere da una realtà oppressiva. Un genere che, negli anni, ha saputo rinnovarsi e intrecciarsi con altre espressioni musicali