Una delle ispirazioni più originali da cui è nata l’idea dell’Expo 2015 a Milano, «Nutrire il Pianeta. Energia per la vita», è stata la collaborazione con il Sud del mondo. In particolare, con l’Africa, dove la malnutrizione è un problema che coinvolge duecento milioni di persone. Molti Paesi africani hanno sostenuto l’Italia in questa impresa e si aspettano risultati concreti di collaborazione. La storia della latteria di Niamey, la capitale del Niger, distesa lungo l’omonimo fiume ma circondata dalle terre aride del Sahel, ne è un esempio. Un progetto avviato alcuni anni fa con l’aiuto del Comune di Milano e dell’Università Statale ha coinvolto gli allevatori dei villaggi vicini, la cui vita dipende dalle mandrie di bovini. Questi, anche nei mesi con temperature che sfiorano i 50º, hanno migliorato le tecniche di mungitura, trasporto e conservazione del latte fresco, evitando sprechi. Una piccola cooperativa ha quindi allestito una latteria in grado di produrre yogurt per il mercato cittadino, bisognoso di bevande sane. Un privato nigerino ha infine acquistato il piccolo stabilimento, aprendo altri punti di produzione che oggi trattano 850 litri di latte al giorno. L’aiuto italiano ha consentito che si sviluppasse una nuova attività locale, con benefici per il lavoro degli allevatori e per l’alimentazione dei consumatori in città.
|
|
Luigi Calzetta |
Luigi Calzetta (Teramo, 1976) unisce all’attività di veterinario e farmacologo l’impegno per la fotografia. Nei suoi reportage, sia quelli dedicati alla sua regione, l’Abruzzo, sia quelli sull’Africa, dal Maghreb al Sahel, spesso il racconto per immagini della vita delle persone si intreccia all’interesse scientifico per gli ambienti agro-pastorali. Questo lo ha portato ad approfondire attraverso progetti fotografici la natura e il lavoro nei parchi nazionali abruzzesi e sulla costa dell’Adriatico. |
|
|
|
|
|