A poco più di un mese dalla presa di Bangui da parte dei ribelli di Séléka, continuano le violenze e i saccheggi. A farne le spese sono i civili e, in particolar modo, i religiosi cattolici. Il vescovo di Bangui lancia un appello ai nuovi dirigenti affinché non permettano che il colpo di Stato si trasformi in una guerra di religione.