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Scusate il disagio
Giacomo Poretti
del trio Aldo, Giovanni e Giacomo
Arrivederci
Questa rubrica nacque all’indomani dell’elezione a presidente degli Stati Uniti d’America di Barack Obama. Con il Presidente colorato ho iniziato l’avventura, e con lui me ne vado: nel senso che a lui, con l’esito funesto delle recenti elezioni di midterm, hanno dato un preavviso di sfratto di due anni; io invece l’ho saputo due mesi fa.

Il mio ego esorbitante mi ha creato non pochi problemi circa la decisione di interrompere le pubblicazioni di questo giornale. Mi son detto: ma se volevano licenziarmi, non era proprio il caso di chiudere la rivista, bastava che me lo dicessero, o che al massimo organizzassero una consultazione tra i redattori; se mi fosse andata male come ad Obama, avrei accettato di mettere la firma agli articoli anche senza scriverli io, un po’ come succederà a Barack nei prossimi due anni: i repubblicani faranno le leggi e lui apporrà la firma.

Poi ne ho parlato con il mio psicoanalista
e mi ha convinto, parzialmente, che le sorti del mondo non dipendono né da me né da Obama, che tutti sono importanti ma nessuno indispensabile e altre frasi consolatorie di questo tipo. Allora ho cercato di darmi una spiegazione alternativa del perché Popoli cessi di esistere, ma non l’ho trovata se non facendo ipotesi di questo tipo: è un mondo in cui è sempre più difficile sopravvivere nell’editoria, nella carta stampata, nel conquistarsi la fedeltà dei lettori, nel promuovere certe tematiche, nel sostenere i costi proibitivi, nel fronteggiare i rialzi della carta. È sempre più difficile tutto: stabilire cos’è una mamma e un papà, cosa è bio e non bio, chi possa fare i bambini e con chi, se è meglio indossare il cotone o il lino, se è meglio il vino bianco o il rosso, se il tetrapak si butti nella carta o nella plastica, se Renzi ci fa o ci è, se è stato giusto cacciare Mazzarri, come hanno fatto con me e Obama. È un mondo difficile.

Spero che accada un miracolo, io una preghiera la dirò tutte le sere, e se poi succedesse di riaprire io avrei già delle idee: parlerei del web, dei social network, della privacy e dei 7 vizi capitali, del perché è preferibile una difesa a 4 piuttosto che a 3, dell’anteporre l’economia produttiva a quella finanziaria… A proposito non è che, gratta gratta, dietro al colore di Obama si nasconde un bianco, di professione ministro del Tesoro? Chi lo sa?
Per certe cose bisogna chiedere ai gesuiti: loro ne sanno una più del diavolo! Arrivederci!!!



© FCSF – Popoli, dicembre 2014