L’ecatombe di Lampedusa sarà finalmente l’occasione per affrontare, in Italia e in Europa, la questione migratoria non solo in un’ottica di emergenza?

Più di 300 morti. Tra le vittime donne e bambini. All'alba del 3 ottobre il mare-cimitero al largo di Lampedusa si è allargato ulteriormente, si è fatto più nero e profondo: «Un orrore continuo», l'ha definito il sindaco dell'Isola. Noi ci auguriamo che questa volta, almeno questa volta, non tutto finisca dopo poche ore di indignazione e di lacrime. E che si affrontino domande sempre evase.

L’Assistenza sanitaria San Fedele, a Milano, svolge visite pediatriche per i figli di stranieri senza permesso di soggiorno. Garantendo cure negate da una normativa regionale miope.

Mandando i richiedenti asilo su piccole isole del Pacifico che appartengono ad altri Stati, anche il governo laburista di Canberra si è allineato ai conservatori in una politica che viola gli impegni internazionali del Paese e rinnega una storia di migrazioni. Le denunce dei gesuiti australiani.

Da dieci anni è in vigore il Regolamento di Dublino che condiziona la vita dei rifugiati in Europa. Un «compleanno» all’insegna di ostacoli, respingimenti e tragedie personali