È stato recentemente pubblicato il Manuale sul diritto europeo in materia di asilo, frontiere e immigrazione a cura dell’Agenzia dell’Unione europea per i diritti fondamentali e della Corte europea per i diritti umani, una preziosa e completa guida per tutti coloro che hanno interesse alla protezione giuridica dei migranti e dei richiedenti asilo.

Questa iniziativa si inserisce nel quadro di una nuova strategia che il Consiglio d’Europa, l’organizzazione creata nel 1949 con l’obiettivo di promuovere da Strasburgo nel continente devastato dalla Seconda Guerra Mondiale la pace e la protezione dei diritti umani, ha adottato recentemente, istituendo nel 2011 l’ufficio del Coordinatore delle Migrazioni, con la mission di gestire in maniera organica tutte le attività dell’organizzazione rilevanti per la protezione e l’integrazione dei migranti.

In quella stessa occasione è stato varato un programma-quadro biennale sui temi delle migrazioni, con l’intento di affinare l’approccio dell’organizzazione a questi problemi, passando da un’attività principalmente tesa alla predisposizione di standards normativi alla promozione di una più effettiva ed efficace applicazione di quegli stessi principi e strumenti.
In particolare, l’attività del Consiglio d’Europa si è concentrata in questi due anni sulla promozione di una maggiore integrazione dei migranti e sulla protezione dei diritti umani dei richiedenti asilo.

E questo volume può rappresentare un'utile guida soprattutto per quanti desiderano guardare alle migrazioni in un’ottica nuova, che le consideri una risorsa e non un peso per le società di accoglienza.

L’ottica che anche il Segretario generale delle Nazioni Unite ha fatto propria, quando, seguendo le indicazioni del Dialogo ad alto livello sulle migrazioni internazionali e lo sviluppo, tenutosi nello scorso mese di ottobre a New York, ha proposto all’Assemblea Generale un’ambiziosa agenda in otto punti per far sì che le migrazioni vengano sempre più viste come una risorsa per le società, dato che, egli ha affermato, “la migrazione è espressione dell’ambizione umana alla dignità, alla sicurezza e a un futuro migliore”.

In questo spirito si celebra dunque in Europa e nel mondo la Giornata internazionale del migrante, voluta il 18 dicembre del 2000 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per solennizzare il decimo anniversario dell’adozione della Convenzione internazionale sulla protezione dei diritti dei lavoratori migranti e delle loro famiglie.