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Sorriso africano
Alle donne dell’Africa il Nobel per la Pace? Lo meriterebbero per l’impegno che profondono nel far camminare il più povero dei continenti. A loro sono dedicate le migliori immagini (di diversi autori) selezionate dal comitato italiano di United Nations Women
(giugno-luglio 2011)
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In Burundi tornano a parlare le armi?
La lunga tornata elettorale dello scorso anno aveva fatto sperare in una definitiva svolta democratica del Paese centrafricano. Ma da qualche settimana sono scoppiate nuove violenze. Sono solo atti di criminalità comune, come dice il governo, o i prodromi di una nuova guerra civile?

Data: 
1 giugno 2011
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Malta, avamposto dell’immigrazione

L'Italia accusa Malta di non fare la sua parte sull'emergenza profughi. In realtà, nel piccolo arcipelago negli ultimi 3 mesi sono sbarcate 1.400 persone: in rapporto alla popolazione è come se il nostro Paese ne avesse accolte 200mila. Popoli.info ne ha parlato con il direttore del Jrs Malta.

Data: 
31 maggio 2011
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Una Ong contro il digital divide
«Un conto sono le città, dove ormai la connessione è veloce. Un conto sono le zone rurali, dove non esistono infrastrutture e collegarsi è davvero un’impresa». Così Girolamo Botter, presidente di «Informatici senza Frontiere», una Ong italiana nata nel 2005 che ha l’obiettivo di utilizzare le conoscenze e gli strumenti informatici per portare un aiuto a chi vive situazioni di emarginazione, descrive la situazione di Internet in Africa. «In molte delle principali città - continua - ormai è diffusa la banda larga. Quindi i tempi di connessione e i costi si sono notevolmente ridotti. Per quanto riguarda le zone rurali la situazione si complica. Qui la banda larga è un sogno. Le uniche due alternative sono gli impianti satellitari, che però hanno un costo elevato, e i telefoni cellulari, ma il collegamento è precario».

Per l’Africa, anche in questo caso si deve parlare di un bilancio in rosso?
Più che di un bilancio in rosso, parlerei di chiari e scuri. Se la situazione nelle zone rurali è difficile, nelle città ci sono ormai punte di eccellenza. Penso a Nairobi che, proprio grazie alla connessione veloce garantita dalla banda larga, si sta proponendo, con sempre maggiore successo, come centro di servizi informatici per il mondo anglosassone facendo concorrenza all’India (finora leader del settore).

«Informatici senza frontiere» ha progetti in Africa? Dove? E di quale tipo?
Come Ong abbiamo diversi progetti in alcuni Stati africani. Fondamentalmente i nostri interventi si concentrano in due tipologie di attività: la creazione di sale di informatica e la diffusione di un software per gestire piccoli ospedali.

In che cosa consiste il progetto delle sale informatiche?
Noi allestiamo sale con alcuni computer. Sono i personal computer che le aziende europee dismettono dopo soli tre anni di vita. Li prendiamo, li puliamo, risistemiamo l’hardware e installiamo software opensource: sistemi operativi Linux e il pacchetto OpenOffice. Ma non siamo fanatici dell’opensource. Se gli utenti ci chiedono software a pagamento, noi glielo installiamo. Li aiutiamo anche a creare le connessioni necessarie per collegarsi al Web. Ma non ci limitiamo ad allestire sale, facciamo anche corsi di alfabetizzazione informatica per colmare il digital divide ancora così diffuso in Africa.

In che cosa consiste il vostro software per gestire gli ospedali?
Si chiama Openhospital, è un software opensource che abbiamo sviluppato cinque anni fa in un piccolo ospedale vicino a Gulu (Uganda) gestito da un medico italiano. Permette di informatizzare la gestione di piccoli centri medici come quelli che lavorano nelle zone rurali africane. Il programma funziona così bene che molti ospedali ci hanno chiesto di poterlo utilizzare. Così oggi è installato sui Pc di una decina di centri in Kenya, Tanzania, Benin e Congo. E in altri cinque verrà installato a breve. I direttori sanitari ci hanno chiesto anche di formare la persone che utilizzeranno questo software, così abbiamo anche organizzato alcuni corsi.
Enrico Casale
Data: 
25 maggio 2011
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Nasce Farafyn, il social network africano
Le nuove reti a fibra ottica sottomarine stanno migliorando la connessione soprattutto nelle regioni costiere, ma resta difficile la diffusione nelle zone rurali. Intanto però si diffondono i social network e recentemente ne è nato uno tutto africano.

Data: 
25 maggio 2011
Tag: 
Somaliland, compie 20 anni lo Stato che non c’è
Nato nel 1991, non è mai stato riconosciuto dalla comunità internazionale, nonostante sia l’unica regione veramente stabile della Somalia e abbia istituzioni democratiche. Popoli.info ne ha parlato con Luca Ciabarri, antropologo, autore di un libro sulla genesi di questo Stato.

Data: 
20 maggio 2011
Tag: 
Egitto, la lenta transizione
Terminata la rivolta, il governo sta preparando le elezioni legislative e presidenziali. Nel frattempo stanno nascendo nuove formazioni politiche sia nel campo religioso (musulmane e cristiane) sia in campo laico. Ma non manca chi cerca di ostacolare questo processo.

Data: 
17 maggio 2011
Tag: 
L'Africa che odia i gay
Picchiati, arrestati, uccisi, molti omosessuali sono costretti a nascondersi o a fuggire dai loro Paesi. Da cosa nasce questa omofobia crescente? Popoli lo ha chiesto ad alcuni rifugiati in Italia e a un antropologo che da anni studia un problema che anche la Chiesa inizia a denunciare. Leggi l'inchiesta pubblicata sul numero di marzo.

Data: 
11 maggio 2011
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«Io, il dialogo e la rivoluzione» - Intervista a Michael Fitzgerald

Michael Louis Fitzgerald, ex-presidente del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso, oggi nunzio apostolico al Cairo e atteso a Milano il 16 maggio per la Cattedra del dialogo promossa dalla diocesi ambrosiana, ha concesso a Popoli un’intervista esclusiva, analizzando gli sviluppi delle relazioni tra le fedi e la rivolta in Egitto.


Data: 
4 maggio 2011
Tag: 
Nigeria, tra violenza e riconciliazione
Matthew Kukah è il vicario generale dell’arcidiocesi di Kaduna, in Nigeria. Da anni è impegnato nel dialogo islamo-cristiano in uno Stato in cui si registrano tensioni tra musulmani e cristiani. Tensioni che si sono acuite nelle ultime due settimane a margine delle elezioni presidenziali.

Data: 
2 maggio 2011
Tag: 
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